COME CREARE IL PIU’ GRANDE PIPES SHOW AL MONDO

La prima volta che vai al Chicago Pipes Show non puoi non accorgerti di un gruppo di persone avanti negli anni che girano incessantemente per il Pheasant resort con l’aria di avere qualcosa di urgente da fare. Chi saranno? – ti chiedi. Espositori? Collezionisti? Affezionati frequentatori? All’inizio non c’è nessun indizio che ti aiuti a capire, poi scopri che conoscono tutti, sono gentilissimi e si fermano spesso a parlare lungo i corridoi. E sono americani. Dalle loro facce traspare una certa stanchezza, ma i loro occhi emanano una luce che solo l’entusiasmo può far scaturire.

foto di gruppo

Poi, facendo la fila per pagare il tavolo per l’esposizione, ne vedi qualcuno oltre il banco di accettazione affannarsi a far conti e distribuire sorrisi e buste numerate. Allora capisci: sono loro, quelli del CPCC, il Chicagoland Pipes Collector Club, il mitico gruppo di uomini e donne capaci di trasformare i loro incontri tra amici appassionati di pipe nel più frequentato pipes show al mondo. C’hanno messo oltre vent’anni, ma adesso la fiera di St. Charles non ha rivali.

Come hanno fatto? Come è possibile che non si siano stancati prima? Quale fortunata alchimia ha consentito un tale successo?

Dopo due partecipazioni, un’idea me la sono fatta.

Credo che gli ingredienti di questo successo siano la passione disinteressata dei membri del CPCC, una filosofia organizzativa che calza a pennello al “tipo psicologico” sia del pipemaker che del fumatore e, infine, un clima di allegria e spensieratezza che permea ogni momento della fiera e favorisce il piacere di conoscersi e condividere le proprie esperienze.

Ma perché nessun’altra fiera ha lo stesso successo? Cos’hanno le altre di diverso?

Nonostante io sia entrato nel mondo dei pipemakers da pochi anni, ho già partecipato a diverse fiere in giro per il mondo. Alcune sono fiere professionali in cui non è ammessa la vendita ma solo il contatto con il compratore. In altre l’incontro tra pipemakers e dealers è rigidamente regolato dagli interessi economici degli organizzatori. In altre ancora si può andare solo per inviti, e così via.

Bisogna quindi ammettere che nessuna ha le caratteristiche dello Show di St Charles.

Solo qui vi è libertà totale di partecipazione, la garanzia che dealers e pipemakers si incontreranno senza alcuna restrizione e… divertimento assicurato. Perché negli anni si sono consolidate pratiche che favoriscono le relazioni in un clima gioioso e informale, come quella dei due giorni di seminario per gli apprendisti, del pre-show in tenda o dell’esposizione delle proprie pipe in camera. Si, perché a St Charles è sufficiente un avviso appeso nella bacheca della hall con l’indicazione del numero della propria stanza e l’orario di apertura. E’ questa semplice, grandiosa, idea che rende possibile il via vai per le stanze fino a notte fonda. Quale migliore occasione per vedere il lavoro degli altri, conoscerli personalmente scambiando quattro chiacchiere e farsi un po’ di risate bevendo qualcosa? E poi c’è il post-show. Il lunedì mattina, chi vuole può esporre ciò che non è riuscito a vendere sui pochi tavoli messi a disposizione dal bar vicino alla hall. C’è sempre qualcuno, in mezzo ad altri che fanno colazione prima di ripartire per i propri paesi, le facce addormentate e le valigie già nella hall, in attesa di un taxi che li porterà all’aeroporto internazionale O’ Hara di Chicago. Insomma, con il Chicago Pipes Show succede la stessa cosa che con un buon piatto di cibo, ti spiace quando finisce e vorresti mangiarne ancora. Così non puoi non tornarci l’anno successivo. Quest’anno non sono bastati i 300 tavoli messi a disposizione del CPCC, un problema che il Club ha dovuto affrontare più volte nella storia dello show perché il successo dell’iniziativa, facendo lievitare il numero di partecipanti, ha già imposto diversi cambi di sede.

Se non l’avete ancora fatto, visitate le pagine web e Facebook del CPCC. Sul sito potrete trovare una breve storia del Club scritta da Frank Burla. Proprio quest’anno, mentre fumavo una sigaretta all’aperto, intirizzito da un fastidioso vento freddo accompagnato da una minuta pioggerella, un uomo con una bella barba screziata di bianco è uscito fuori dall’hotel ed è venuto verso di me. Naturalmente avevo già visto quell’uomo, ma non sapevo che fosse Frank. Lui si è presentato, mi ha chiesto se fossi lì per lo show, come mi chiamassi e da dove venivo. Ha detto qualcosa di carino in italiano e mi ha salutato cordialmente. Un vero gentleman che tutti dobbiamo ringraziare per averci regalato una fotografia della storia del CPCC, un prezioso racconto di un’esperienza unica, ora fissata per sempre in quell’immensa biblioteca che è internet.

Per i miei connazionali che ruotano attorno al mondo della pipa ma masticano poco l’inglese, ho voluto tradurre l’articolo di Frank sulla storia del CPCC.

Leggetelo. Per noi italiani, che istintivamente preferiamo la rivalità alla sinergia, è un’interessante lezione di vita.

STORIA DEL CHICAGOLAND PIPE COLLECTORS CLUB (CPCC) E

DELLA FIERA INTERNAZIONALE PIPE E TOBACCIANA DEL CPCC

di Frank Burla

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Premesso che esistono pochissimi documenti scritti riguardo ai pipe club nell’area di Chicago prima della fine degli anni 70, le informazioni qui raccolte sono il risultato di conversazioni con fumatori/collezionisti di pipe ancora vivi, che ricordano (meglio che possono) eventi pertinenti, occupazioni e nomi di coloro che erano coinvolti in queste attività.

Ciò che si vuole realizzare è una storia completa di quelle pratiche del fumare la pipa che portarono alla creazione del Chicagoland Pipe Collectors Club. Un buon punto di partenza è ciò che finora abbiamo scoperto ma, per continuare la storia, saremmo grati per qualsiasi ulteriore informazione, correzione o chiarimento (incluso lo spelling corretto dei nomi) che riguardi lo sviluppo del CPCC. Qualsiasi informazione vogliate fornire dovrebbe essere data ad un rappresentante ufficiale del CPCC Show o del Club e troverà il modo di arrivare fino a me. Ogni informazione attinente che ci perverrà, sarà aggiunta; in questo modo continueremo la storia come un progetto in corso, il cui scopo finale è la miglior storia possibile del CPCC. Grazie per il vostro tempo e l’impegno.

L’EVOLUZIONE DEL CHICAGOLAND PIPE COLLECTORS CLUB (CPCC)

Le informazioni che seguono si basano su ricerche, conversazioni con alcuni dei più anziani collezionisti della zona e sui miei ricordi. E’ il meglio su cui sono riuscito a mettere le mani. Alcuni nomi dei collezionisti originari potrebbero essere incorretti. Negli anni 40 e 50 c’erano già famose rivendite di pipe nell’area di Chicago. Tra queste THE IWAN RIES & CO. Pipe Shop, al 133 di S. Wabash, Chicago, THE CELLINI PIPE & CIGAR SHOP, su Franklin Street, Chicago, il POPELA PIPES & CIGAR Shop, al 5624 di Cermak Road, Cicero, PAUL E. SCHICKLER, al 5 di E. Chicago Street, Elgin, e LARSONS PIPE & CIGARS, al 37 di S. St. John Avenue, Highland Park.

In seguito sorsero molte altre rivendite di pipe nella zona di Chicago, per esempio THE UP-DOWN TOBACCO SHOP, che aprì nel 1963 all’angolo di Burton e Wells, che nel 1976 traslocò al 1550 di N. Wells, Chicago, e LATOURS, situata ad Homewood, Illinois.

Molti degli illustri fumatori di pipa familiarizzavano quando visitavano questi negozi. Prima del 1970 esistevano pochi gruppi di fumatori che si riunivano per fumere le loro pipe e discutere dei loro ultimi acquisti di pipe e tabacchi. Questi incontri erano davvero sporadici. Il primo segno di gruppo organizzato di fumatori di pipa apparve all’inizio degli anni 70, quando alcuni fumatori cominciarono ad incontrarsi di tanto in tanto con i loro amici negozianti in diverse case di fumatori. Nel 1977, Diana Silvius, proprietaria del The Up-Down Tobacco Shop, diede vita ad un club di fumatori di pipa per I suoi client. Fu chiamato Sons of Briar (SOB’S) – Figli della Radica. Diana, inoltre, organizzò gare di lento fumo fino a quando non entrarono in vigore le leggi anti-fumo dell’Illinois, intorno al 2008. Quasi subito cessò di esistere il club SOB, sebbene tuttora alcuni membri si riuniscono mensilmente a cena, dopo aver visitato il negozio. Presidente del SOB Club era Paul Bender.

Più o meno nello stesso periodo, nell’area di Chicago, stavano iniziando a formarsi i gruppi di fumatori di pipa del North side e South side. Il gruppo del North side si riunì grazie a Ty Anderle, che dirigeva il Davis Pipe & Tobacco Shop ad Evaston, Illinois. E’ qui che si incontrarono all’inizio i veri fumatori di pipa. Il gruppo era formato da molti fumatori, inclusi Ty Anderle, Ed Lehman, Lance Ridolfi, Dennis Di Piazza, Al Smith, Judd Perlson, Rich Kozarewicz, Stan Ostroff ed altri ancora. Rich Kozarewicz e Stan Ostroff facevano parte anche del nuovo gruppo del South side che si riuniva occasionalmente al La Tours Pipe Shop a Homewood. Il gruppo del South side, formatosi anch’esso in questo periodo, era composto da molti fumatori di pipa, tra cui lo staff del La Tours, Stan Ostroff, Rich Kozarewicz, Jerry Torrence, Herman Schobel, Ed Kosticki, e Chuck Rio. Io mi sono unito a loro alla fine del 1979 e in seguito ho incontrato Bob Makiddy, Clarence Mickles, Bill Amato, Chuck Gray, ed anche altri.

Molti fumatori di pipa di Chicago non sapevano della formazione di questi gruppi nel North e South side. Io lavoravo a Chicago e andavo sempre all’ Iwan Ries Tobacco Shop. Vivevo nel South side e di tanto in tanto facevo visita al La Tours. Fu davvero per puro caso che alla fine incontrai Chuck Rio, Jerry Torrence ed Herm Schobel che mi invitarono ad una delle loro riunioni nel South side. Grazie al fatto che Ostroff e Kozarewicz conoscevano Ty Anderle, Ed Lehman e altri, il gruppo del South side e quello del North si incontrarono e infine costituirono un gruppo informale. Alla fine degli anni 80 i gruppi dei fumatori/collezionisti del North e South side, che si erano incontrati in modo informale per alcuni anni, iniziarono a riunirsi insieme e chiamarono il gruppo The Chicagoland Pipe Collectors Club. I due gruppi si fusero all’inizio degli anni 90 e furono conosciuti come Chicagoland Pipe Collectors (CPCC). Nel 1995 il CPCC fu registrato come società no profit. Il primo presidente del CPCC fu Michael Reschkle e tale rimase ad eccezione di un anno, in cui fu presidente Paul Bender.

L’EVOLUZIONE DEL CHICAGOLAND INTERNATIONAL PIPE AND TOBACCIANA SHOW

Il Chicago Pipe show, come è più comunemente conosciuto, iniziò nel 1996, con la prima fiera al Clarion International Quality Inn, a Rosemont, Illinois. E’ davvero molto interessante la storia che diede origine a questa mostra.

Negli anni 80 c’erano inizialmente due mostre indipendenti di pipe nell’area di Chicago: la Briar Pipe Show condotta da Dennis Di Piazza e l’Antique Pipe Show guidata da Frank Burla. Nello stesso periodo si teneva ad Indianapolis, zona dell’Indiana, una fiera informale, chiamata Briar Fryers Show, diretta da Basil Sullivan e Dave Bradock. Erano molti i fumatori/collezionisti di pipe che la frequentavano.

l Briar Show di Chicago iniziò verso il 1982 e si teneva presso i centri commerciali e gli alberghi della zona. Dennis Di Piazza, che si occupava delle mostre di pipe in radica, era il direttore del Tinderbox Pipe Shop a Schaumberg, Illinois. Lui aveva alla base un buon gruppo di fumatori che sostenevano questo suo progetto e partecipavano costantemente a questi eventi.

Il Chicagoland Antique Pipe Show ebbe inizio nel 1983 e la prima esposizione si tenne a casa di Frank ed Annette (Ann) Burla. Io ed Ann spostammo tutti i mobili del primo piano della nostra casa per usare anche la cucina e la lavanderia per gli espositori. Fu davvero un successo, con visitatori come Herb Ratner, Ben Rapaport, Stu Silber, Judd Perlson, Dr. Federico Baylaender, Dr. S. Peckus, Cano Ozenger, ed altri.

Per alcuni anni, durante gli anni 80, tenevamo due pipe show all’anno nell’area di Chicago, il Briar Pipe Show diretto da Dennis Di Piazza e l’ Antique Pipe Show diretto da Frank Burla. I due show si fusero alla fine degli anni 80.

Nel 1986 il Briar Show e l’Antique Pipe Show si unirono per un anno ed furono tenuti entrambi allo Sheraton Hotel di Naperville, Illinois. La mostra fu un successo ma lo staff del Briar Show decise di provare a fare un altro show per conto proprio, per vedere se avrebbe avuto lo stesso successo. Questo fu realizzato in uno degli Embassy Suites Hotel fuori città.

Nel 1988 Dennis Di Piazza decise di mettere insieme il suo Briar Pipe Show con l’Antique Pipe Show. Le esposizioni dell’Antique e del Briar Pipe del 1988 e 1989 si tennero al Pheasant Run Resort, St. Charles, Illinois e questi show condivisi ebbero un enorme successo.

Sfortunatamente quello del 1989 fu l’ultimo show del gruppo. Il motivo principale era che l’unione dei due show aveva avuto un tale successo che sarebbe stato necessario più personale per realizzare la mostra e che Frank Burla aveva dovuto lavorare a tempo pieno per lo show mentre era impegnato contemporaneamente col suo lavoro al Federal Bureau of Investigation (FBI). Lo stress divenne quasi insostenibile. Non si riuscì a trovare nessuno che si facesse carico dello show. Il medico di Frank gli disse che doveva fare una pausa o questo stress continuo gli avrebbe causato problemi di salute.

Dal 1990 al 1994 tentammo di trovare gente che lavorasse per lo show e qualcuno che lo dirigesse ma non ci riuscimmo, anche se qualche fumatore di pipa cominciava a farci un pensierino.

Nel 1994 fu chiesto a Frank Burla da parte del CPCC di diventare Show Director proprio per la sua esperienza. Per fortuna Frank si era appena ritirato dal FBI e, appena il suo medico disse che stava abbastanza bene per occuparsi di un’altra fiera, Frank accettò. L’accordo dipendeva da due fattori: uno, che avesse sufficiente personale per aiutarlo ad occuparsi dell’evento e due, che avesse a disposizione almeno $ 1,000.00 in anticipo per iniziare lo Show.

Frank ottenne delle sicure garanzie d’aiuto e dieci uomini (incluso Frank) contribuirono ciascuno con $ 100.00 come capitale di partenza. Questi contribuenti erano Bill Amato, Michael Reschke, Chuck Rio, Al Smith, Ed Lehman, Herm Schobel, John Golderg, Judd Perlson e John Loring. Ci volle un anno per pianificare lo Show, che includeva trovare una location, gli sponsor, la pubblicità e cercare di far partecipare gli espositori. Il primo CPCC Chicagoland International Pipe and Tobacciana Show fu pronto per il 1996 con Frank Burla in qualità di direttore, Mike Reschke assistente del direttore, Bill Amato come tesoriere e Chuck Rio, John Loring ed altri come membri dello staff. C’erano anche altre persone direttamente coinvolte, ma non ricordo tutti i loro nomi.

Con l’aiuto della National Pocket Lighter Society trovammo una location per il primo Show del 1996. L’azienda produttrice di accendini stava tenendo una mostra al Clarion International Quality Inn di Rosemont, Illinois, e riuscì ad far ottenere al nostro Show una sala da ballo nella stessa location e nello stesso periodo. Il Clarion International non ci volle più lì nel 1997, perché sosteneva che rimuovere l’odore di fumo era troppo costoso.

Il CPCC desiderava che lo Show andasse avanti, così passammo parecchio tempo in cerca di una nuova location. Ne trovammo una, il Ramada Inn ad Harvey, Illinois. Accettarono con riluttanza il nostro Show: l’hotel colse questa occasione solo per avere un aiuto finanziario.

Rimanemmo al Ramada Inn fino al 2000, quando eravamo diventati troppo grandi per quella struttura. Fortunatamente, per il nostro Show del 2001 trovammo una sede più grande a Bloomingdale, Illinois, chiamata Indian Lakes Resort. Era molto grande e il numero dei nostri espositori e visitatori aumentò.

Ci dissero che ci volevano ancora nel 2002 ma a causa del nostro sorprendente successo pretendevano una somma molto più alta. Eravamo scioccati. Non sapevamo se saremmo stati in grado di avere uno Show nel 2002. Poi ricevemmo una telefonata da un rappresentante del Pheasant Run Resort che voleva incontrarci. Ci disse che il Pheasant Run Resort aveva monitorato i nostri numeri, cioè numero di stanze per notte, numero di persone, etc. e volevano ospitare il nostro show per molti anni a venire. Inoltre il Resort ci offrì un ottimo prezzo per avere la possibilità di ospitare il nostro Pipe Show del 2002. Da allora siamo molto soddisfatti del nostro rapporto lavorativo con la dirigenza e lo staff del Pheasant Run Resort. La struttura ha tutto ciò che occorre per un evento di successo e che rende felici i nostri visitatori.

Il Chicago Pipe Show del 2015 sarà la nostra 20° esposizione per il CPCC.

Il direttore attuale è Craig Cobaine, che ha accettato l’incarico quando Frank Burla (direttore emerito) si è ritirato su consiglio del medico, ed ha fatto un lavoro notevole portando ulteriore interesse, in tutto il mondo, per il nostro Show. Craig ha un gran numero di funzionari dello show, Mike Reschke, Paul Bender, Rex Poggenpohl, Frank Burla (consigliere), Mike Gaffney, Chuck Rio, Tom Dinelli, Aziz Panjwani, e Hans Hansen, che lavorano duramente per far si che il Chicago Show continui a crescere e prosperare. Sue Bender, Annette Burla e Linda Cobine forniscono molto dell’aiuto necessario in diversi eventi della manifestazione.

Per quelli che ce lo chiedono, il logo del nostro CPCC è stato realizzato da Robert (Bob) Watson (un membro del club), che era un dirigente pubblicitario.

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Bob ha creato i poster annuali dello show fino alla sua prematura morte. Nella creazione del logo è stato coadiuvato da Ty Anderle. Tutti i poster dello show saranno esposti al CPCC Chicagoland International Pipe and Tobacciana Show del 2015.

Nel 1998 il CPCC ha creato il rinomato premio Doctor of Pipes. questo premio viene conferito a coloro che lavorano con impegno, nel campo dei collezionisti o del commercio del tabacco per dar più valore a questo hobby e aumentarne lo sviluppo. Questo premio è attualmente tenuto in gran riguardo ed ambito dalla comunità dei fumatori di pipa in tutto il mondo. Frank Burla è il direttore generale del programma per il Doctor of Pipes.

Le informazioni su come ha avuto origine il nostro Chicago Pipe Show sono quanto di più corretto io fossi in grado di ricordare (parlando con altri tra i più anziani collezionisti della zona). Spero di non aver tralasciato nulla o offeso o ignorato i contributi di altri al Club.

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